I miei lavori sono suddivisi in famiglie.

Le prime famiglie nacquero spontaneamente quando mi resi conto che lo stile e il contenuto dei disegni variava a seconda del giorno e si erano formate delle categorie riconoscibili.

C’erano lavori figurativi che rappresentavano esseri antropomorfi, fatti con matite colorate e pastelli (Souls), lavori in bianco e nero o a colori realizzati con graphic pens, Rapidograph e inchiostri, che potevano essere figurativi o astratti (Bones e Stills); c’erano grandi lavori fatti con pennarelli ad alcool (Psychedelics); c’erano lavori calligrafici, in cui parole o frasi diventavano forme o arabeschi (Cryptos) e infine c’erano disegni astratti mixed media (Organics).

Non ricordo quando assegnai a ogni categoria il suo nome, fu probabilmente intorno alla metà degli anni Novanta. Bones – ossa – si riferiva al fatto che, lavorando solo con graphic pens, la fisicità delle forme si riduceva, gli esseri diventavano stilizzati e più simili a segni.

Stills è un termine più ambiguo, significa fotogramma oppure calmo, immobile, silenzioso. Li pensavo come rappresentazioni di fasi nella costruzione di reticoli o tessuti biomorfi che crescevano nello spazio e i disegni non erano che l’istantanea di un momento del processo. Oppure si trattava di lavori silenziosi, la cui apparenza astratta impediva di capire di cosa si trattasse veramente e loro tacevano, non si rivelavano. Oppure erano lavori che invitavano ad una calma meditativa…

Gli Psychedelics erano ovviamente i disegni più psicoattivi: grandi lavori colorati in cui piccole forme proliferavano e andavano a formare tessuti che a volte sembravano vegetali, altre volte architetture ibride. Erano i disegni più impegnativi, perché ci voleva molto tempo per realizzarli.

I Cryptos si chiamavano ovviamente così perché le parole o le frasi risultavano illeggibili, una volta che si erano trasformate in forme apparentemente ornamentali. Sfioravo, senza saperlo, il linguaggio asemico…

Gli Organics erano particolari perché avevano diversi strati. Erano anche gli unici realizzati con il pennello o applicando direttamente il colore più o meno diluito sul supporto. Di solito iniziavo con una composizione di forme, ci versavo sopra dell’acqua o del colore per disgregarla e, dopo qualche tempo, vi dipingevo sopra altre forme destinate anche loro a scomparire, finché, dopo cinque o sei strati, il disegno poteva essere considerato concluso. Era un processo misterioso, sembrava che l’esistenza di sedimenti sotto il risultato finale fosse indispensabile. Non ricordo nessun Organics che non richiedesse queste decomposizioni successive. Ripensandoci, questa categoria è stata la prima in cui il procedimento per crearla fosse più importante del risultato.

Quando iniziai le elaborazioni digitali, feci in fondo qualcosa di simile: sottoporre il disegno ad infinite mutazioni successive, come se dovesse restare in divenire molto tempo, prima di arrivare alla sua maturità.

Una volta iniziata la fase digitale, anche le famiglie si misero a crescere.

Souls, Soul Tapestries & Soul Dolls

 

Le Souls sono creature antropomorfe con elementi ibridi, androgini o teriomorfi e nomi misteriosi.

Sembrano frammenti di una nuova mitologia, dove creature archetipali appaiono in nuovi ruoli. Sono un omaggio alla vulnerabilità e alla resilienza e un invito a giocare con le emozioni che evocano. Le figure isomorfe mostrano talvolta una sorta di numinosità, sembrano divinità stravaganti; alcune guerriere, altre orfane o ermafrodite.Mi piace l’idea che tutti possano instaurare con loro un dialogo interiore.

Nelle Soul Tapestries, un essere diventa molti, che si specchiano l’uno nell’altro e si espandono nello spazio.

Alcune Souls volevano assumere dimensioni quasi umane e manifestare la loro personalità in modo più marcato, così sono nate le Soul Dolls.

Bones, Bone Tapestries

& Cryptobones

 

I Bones sono lavori figurativi. Hanno perso carne e colore per diventare meno umani e più simili a segni. Alcune figure sono immerse in complesse filigrane che si estendono su tutta la superficie del foglio.

I Cryptobones sono piccoli esseri stilizzati. Ognuno di loro sembra voler trasmettere un piccolo messaggio o un frammento di frase.

New Primitives & Silhous

 

New Primitives e Silhous sono lavori figurativi o astratti che potrebbero essere stati trovati in una vecchia grotta, in una terra che non visitiamo spesso.

Hanno qualcosa di arcaico e sembrano provenire da un passato tribale. Ma il loro messaggio è rivolto a un futuro ancora sconosciuto. Non parlano tanto di memorie perdute quanto di enigmi senza tempo.

Nelle Silhous ci sono sempre figure per lo più nere dai contorni pieni.

Cryptos, Cryptotapestries &

Dressed Words

I Cryptos sono composizioni di lettere e segni che si intersecano e si intrecciano, suggerendo trasposizioni di significato o addirittura applicazioni magiche o mantriche.

La maggior parte delle parole sono in inglese, italiano, francese, tedesco o spagnolo, ma ho anche fatto qualche esperimento con parole di lingue che non parlo né capisco.

I testi si trasformano in tessuti o diventano corpi e abitano lo spazio.

La nostra vita è un testo scritto in una lingua criptica. La nostra anima custodisce il codice segreto della nostra vita e noi cerchiamo di decodificarlo vivendolo.

I Dressed Words sono lavori di graphic design, in cui testi più o meno brevi sono collocati su uno sfondo che li veste e aggiunge un ulteriore livello di significato.

Organics & Organic Tapestries

 

Gli Organics sono lavori astratti. Segni e simboli galleggiano su uno sfondo caotico (organico); le forme cercano di emergere e di rivelarsi. I costrutti si formano e si dissolvono per poi tornare ad aggregarsi in altre forme. A volte la distruzione è dolorosa e lascia tracce dense o resti carbonizzati, altre volte il nuovo è chiaro e leggero, come un neonato, pienamente consapevole della sua anima.

Nelle tapestries, i frammenti di Organics si specchiano tra loro e si riproducono per creare una superficie, come cellule che diventano tessuti o fibre che diventano stoffe.

Psychotapestries

Le Psychotapestries sono ora una categoria esclusivamente digitale. I disegni originali erano realizzati su una carta speciale, fatta a mano, che assorbiva bene il colore. Dopo aver fotografato o scannerizzato parti dei disegni, ho creato molte variazioni e mutazioni, che sono diventate carpets e tapestries. Ho gettato quasi tutti i disegni: stavano lentamente svanendo, agonizzavano. Ora vivono solo nei loro numerosi figli digitali.

I titoli delle singole opere sono solo molto vagamente evocativi, per non influenzare troppo chi guarda. Potrebbero chiamarsi in qualsiasi altro modo, in effetti ho cambiato i loro nomi molte volte.

Chromotherapy &

Torn Talking Tapestries

 

I Chromotherapy sono nati come sperimentazione sul colore. Non avevano una matrice disegnata a mano; erano i miei primi digital natives. Dopo questa prima fase, ho iniziato a modificarli aggiungendo nuovi elementi e talvolta anche parti di altri lavori.

Alla fine ho raccolto in questa famiglia tutte le opere in cui sentivo che il colore aveva un’importanza maggiore che altrove. I Chromotherapy sono come pillole colorate che danno sollievo.

Le Torn Talking Tapestries sono tutti lavori piuttosto grandi; alcuni sono mutazioni di Organics e Psychotapestries combinati, altri sono creati a partire da lavori fatti a mano che avevano elementi di più di una famiglia.

Nelle Torn Talking Tapestries il concetto di tapestry si è evoluto verso una maggiore complessità. Sono stati aggiunti nuovi elementi che rendono la superficie ancora più simile a un paesaggio multidimensionale, come se si fosse aperto un varco e fossero diventati visibili altri piani.

Deviants & Grays

 

All’inizio i Deviants non erano altro che lavori a cui non potevo assegnare una famiglia. Avevano caratteristiche che non potevo ascrivere a nessuna delle grandi famiglie, dalle quali provengono tutte le altre.

I Deviants hanno un carattere molto indipendente e non si assomigliano tra loro. Possono diventare il punto di partenza di nuove famiglie o rimanere soli e felici di esserlo. Sono gli outsiders tra gli outsiders.

I Grays sono mutazioni di motivi Organics e Psychedelics che hanno perso il loro colore e hanno assunto un carattere più serio e, in alcuni casi, malinconico. Come se alcuni motivi fossero invecchiati e avessero acquisito saggezza e profondità.

I Grays sono lavori invernali, dove la vita si è rifugiata in un invisibile sottosuolo. Ma la vicinanza della morte non è altro che la preparazione alla resurrezione in nuove forme, quindi i Grays non sono tetri, anzi alcuni di essi, perdendo colore, hanno paradossalmente acquisito più calore.

Stills & Still Tapestries

 

Gli Stills sono forme e reticoli astratti.

Questa famiglia comprende anche complessi lavori in filigrana, ricami virtuali o elaborate reti di relazioni. Alcuni sono più simili ad architetture, altri a cellule che crescono in tessuti.

All’inizio erano tutti in bianco e nero, poi ne sono nati molti a colori. Ora tutti i lavori che somigliano a complessi ricami appartengono alla famiglia degli Stills.

Continuo a creare regolarmente Stills fatti a mano e negli ultimi anni sono nati molti lavori usando penne metalliche su carta nera. Sono nati anche alcuni Cryptos che hanno l’apparenza di Stills, in cui le parole-seme sono ormai totalmente scomparse all’interno di un’intricata rete.

Holy Towers & Crosses

 

Le Holy Towers sono grandi lavori verticali che ricordano torri, menhir, porte, vetrate, grattacieli…

Sono combinazioni di elementi tratti da tutte le altre famiglie. È una famiglia relativamente recente e parte dall’idea di giocare a combinare motivi diversi per creare delle forme.

Le Crosses sono variazioni sul tema della croce, un simbolo molto ricco e stratificato che trascende i confini della religione. Per me è un grande simbolo di trasformazione e rappresenta una potente protezione.

Talking Tiles

 

Le Talking Tiles, come le Holy Towers, nascono da frammenti di lavori appartenenti ad altre famiglie.

L’idea era quella di creare una serie di motivi quadrati o, in alcuni casi, rotondi che assomigliassero a delle piastrelle e potessero essere combinati tra loro.

Grazie alle Tiles, ora i miei motivi, che nei carpets e nelle tapestries formavano superfici simili a paesaggi, possono diventare come lettere alfabetiche e iniziare a formare frasi.

Negli ultimi tempi ho cominciato a combinare le tiles in modo da formare croci e altre forme per lavori piuttosto grandi.